Fondo per la filiera della Ristorazione: termine per invio domande prorogato al 15 dicembre

Avv. Giovanna Soravia

A metà del corrente mese di novembre, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali aveva comunicato l’attivazione di un’importante iniziativa economica di sostegno della ristorazione, riservata ad alcuni specifici settori, istituita mediante il D. L. 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla L. 13 ottobre 2020, n. 126.

Il Fondo Ristorazione prevede una dotazione di 600 milioni di euro, quale aiuto concreto al mondo dell’ho.re.ca. e alla filiera agroalimentare, attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto (a partire da 1.000 € e per un massimo di 10.000 €, iva esclusa), soprattutto a seguito della perdurante crisi derivante dall’emergenza sanitaria Covid-19 che ha pesantemente colpito tutte queste attività.

“Sostenere la ripresa e la continuità dell’attività degli esercizi di ristorazione ed evitare gli sprechi   alimentari attraverso l’utilizzo ottimale delle eccedenze anche causate da crisi di mercato” è il fine dichiarato del Fondo.

Chi può accedere al Fondo?

Quali sono i requisiti previsti?

Quali le modalità operative per presentare la domanda?

Indicazioni pratiche sono riportate nel Decreto 27 ottobre 2020 del Mipaaf recante Criteri e modalita’ di gestione del Fondo per la filiera della ristorazione istituito ai sensi dell’articolo 58 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126. Inoltre, le imprese interessate possono trovare informazioni utili accedendo al Portale della ristorazione, attivo dal 15 novembre e visionando il materiale illustrativo raccolto dal Mipaaf sul proprio sito web.

Possono accedere al contributo le imprese con codice ATECO prevalente, indicato nel Decreto stesso: 56.10.11 (ristorazione con somministrazione) 56.29.10 (mense) 56.29.20 (catering continuativo su base contrattuale) 56.10.12 (attività di ristorazione connesse alle aziende agricole) 56.21.00 (catering per eventi, banqueting) 55.10.00 (alberghi) limitatamente alle attività autorizzate alla somministrazione di cibo; il contributo riguarda gli acquisti, effettuati dopo il 14 agosto 2020 e adeguatamente documentati, di prodotti di filiere   agricole   e   alimentari, compresi i prodotti vitivinicoli, della pesca e dell’acquacoltura, anche DOP e IGP, valorizzando la materia prima del territorio.

Le domande possono essere inviate online attraverso la piattaforma apposita presente sul Portale della ristorazione, oppure attraverso gli Uffici di Poste Italiane: la scadenza è stata prorogata al prossimo 15 dicembre 2020.

A conclusione dell’istruttoria e delle verifiche da parte del concessionario del servizio, il Ministero, sulla base dell’elenco definitivo dei soggetti beneficiari predisposto dal concessionario stesso, autorizza l’emissione dei bonifici in favore degli aventi diritto, a titolo di anticipo (90% del valore del contributo riconosciuto).

L’ICQRF è deputato a svolgere i controlli sulle assegnazioni dei contributi, effettuando a campione,  (minimo sul 5% delle domande ricevute), le verifiche relative ai requisiti e  ai prodotti acquistati, ed altresì ad irrogare le relative sanzioni di cui all’art.58 del D. L. 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla L. 13 ottobre 2020, n. 126.

Sanzioni? In caso di irregolarità, salvo che il caso costituisca reato, l’indebita percezione del contributo comporta il recupero di quanto indebitamente ricevuto dall’impresa e una sanzione amministrativa pecuniaria pari al doppio del contributo ricevuto e non spettante.

 

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